L'EX CAMPIONE BANDITO DA GARE TRIATHLON, SPORT SCELTO NEL 2011 DOPO L'ADDIO AL CICLISMO
Doping, Armstrong nel mirino dell'agenzia Usa
A rischio i sette titoli del Tour de France. L'atleta si difende: «Accuse false»
Lance Armstrong (Reuters)
L'agenzia americana antidoping ha aperto una procedura formale nei confronti dell'ex campione di ciclismo Lance Armstrong, che potrebbero costare al ciclista alcuni o tutti i suoi sette titoli del Tour de France. La notifica delle accuse è stata recapitata a Armstrong, a Austin in Texas, via lettera: una missiva di 15 pagine in cui l'agenzia americana afferma che alcuni dei campioni di sangue prelevati al ciclista nel 2009 e nel 2010 sono «perfettamente compatibili con manipolazioni sanguigne, incluso l'uso di Epo o di trasfusioni». «Diversi corridori e altri in base alla loro conoscenza personale, acquisita guardando Armstrong mentre si dopava» o tramite «ammissioni» dell'ex ciclista, afferma l'agenzia Usa nella lettera in cui spiega le accuse.
BANDITO DAL TRIATHLON - Armstrong respinge le accuse, che ritiene «prive di fondamento, fatte da testimoni comprati e pagati». L'azione dell'agenzia americana - riporta la stampa statunitense - ha come immediato effetto quello di bandire Armstrong dalle competizioni di triathlon, sport al quale si è dedicato dopo l'addio al ciclismo nel 2011. Armstrong, sul proprio sito, definisce la Usada «un'organizzazione finanziata con i soldi dei contribuenti ma governata solo da regole che si sono scritti da soli. E ora intendono di nuovo - aggiunge Armstrong - gettare discredito su di me e riesumare accuse che risalgono a più di 16 anni fa, per impedirmi di competere come triatleta e per cercare di togliermi i sette titoli del Tour de France che ho guadagnato». Armstrong spiega quindi come «il dipartimento di giustizia scelse di non dare credito a quella accuse e a quei testimoni dopo due anni di indagini».