L'australiano beffa sul traguardo un generosissimo Cancellara.
IL VINCITORE L'australiano Simon Gerrans. |
Quasi trecento chilometri di gara, sette ore di sforzo, una discesa dal Poggio da brivido e gli ultimi chilometri tutto solo davanti a tirare. Per cosa? Per venir beffato sulla linea del traguardo per pochi centimetri. Il ciclismo è così, può giocare brutti scherzi al destino. Un destino che ha dovuto accettare oggi Fabian Cancellara, grande protagonista del finale di gara della103ma Milano-Sanremo, la prima delle grandi classiche di primavera. Peccato perché Spartacus questa volta meritava la vittoria. È stato lui a "tirare" a quasi 65 km/h lungo la discesa del Poggio e lungo gli ultimi due chilometri sull'Aurelia il terzetto comprendente, oltre a Gerrans anche l'italiano Vincenzo Nibali per non farsi riprendere dagli inseguitori che erano a una manciata di secondi. C'è riuscito ma lo sforzo gli è costato quella brillantezza che gli avrebbe permesso di evitare la rimonta dell'australiano a 50 metri dall'arrivo. Secondo come lo scorso anno e naturalmente un po' deluso. "Non ci posso credere, è qualcosa di incredibile", sono invece le prime parole di un felicissimo Gerrans che a 32 anni realizza un sogno.