Dean Karnazes, l'uomo dalle imprese impossibili racconta come si allena e come si alimenta per essere sempre in forma.
FIT Dean Karnazes |
Men’s Fitness lo ha celebrato come «l'uomo più in forma del pianeta». Il Time lo ha definito una delle «cento persone più influenti al mondo». Atleta statunitense di origine greca, Dean Karnazes ha spinto corpo e mente oltre limiti inimmaginabili. Ha corso ininterrottamente per 350 miglia senza dormire per tre notti, ha partecipato alla maratona al Polo Sud a -40°C, ha vinto la Badwater Ultramarathon, una corsa nonstop di 135 miglia attraverso la Valle della Morte a 50°C.
Ha percorso il mondo in lungo e in largo, fermandosi solo in alcune scuole per spiegare agli studenti l'importanza dell'attività fisica. Per questo è stato invitato alla Casa Bianca da Michelle Obama per parlare di sport e di obesità infantile: «Ogni atleta lo deve alla gente: spiegare e condividere. So che non tutti possono fare come me, ma so che tutti possono fare attività fisica, mangiare bene ed essere felici».
Tra qualche settimana a Milano si correrà la city marathon. Che consigli darebbe a un "dilettante" per prepararsi adeguatamente?
«Io ho corso la mia prima maratona senza allenarmi. La notte del mio trentesimo compleanno. Ma non lo consiglierei a nessuno. Perché il recupero è stato piuttosto lento... e anche un po' “doloroso”. Quello che suggerisco a chi parte da zero è di programmare il proprio allenamento procedendo per carichi graduali e costanti. In modo tale da condizionare il proprio fisico a tal punto che lo sforzo e la fatica prolungata nel tempo diventino quasi “naturali”. E poi non solo corsa, ma anche esercizi di forza e potenza in palestra. Per tonificare i muscoli e renderli reattivi. E per finire tantostretching. Per preservare l'elasticità muscolare.
Anche curare l'alimentazione è fondamentale per correre?
«Sicuramente sì. Quando ho cominciato mangiavo un po' di tutto, senza dare troppa importanza al “peso” del cibo. Poi ho capito che una corretta alimentazione poteva fare davvero la differenza in termini di performance. Ho iniziato quindi a fare attenzione a ciò che mettevo nel piatto e a selezionare in modo preciso le fonti da cui provenivano i nutrienti. Ho quindi abbracciato la dieta a zona, di cui sono venuto a conoscenza grazie al suo ideatore, il professor Barry Sears. Oggi compongo i miei pasti traendo il 40% delle calorie dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il restante 30% dai grassi. Mangio salmone 4/5 volte alla settimana e utilizzo frutta e verdura come principali fonti di carboidrati. Verdura che condisco con olio extra vergine di oliva, ricco di omega-3. Ho anche eliminato i tre “bianchi” dalla mia dieta: zucchero raffinato, farina bianca e grassi idrogenati. Seguendo queste semplici regole, la composizione del mio corpo è cambiata e presenta una minore percentuale di grassi e una percentuale maggiore di tessuto muscolare. Nell’arco della giornata consumo tanti piccoli pasti per non appesantirmi e controllare la glicemia. Questa dieta tiene alti i miei livelli di energia – sia fisica che mentale e quando cambio alimentazione non mi sento altrettanto in forma».
Per saperne di più...
Chi è Dean Karnazes?
http://triathletaperpassione.blogspot.com/2012/03/dean-karnazes-luomo-piu-in-forma-del.html
Dean Karnazes, Ultramaratoneta (il libro)
http://triathletaperpassione.blogspot.com/2012/03/dean-karnazes-ultramaratoneta.html
Ha percorso il mondo in lungo e in largo, fermandosi solo in alcune scuole per spiegare agli studenti l'importanza dell'attività fisica. Per questo è stato invitato alla Casa Bianca da Michelle Obama per parlare di sport e di obesità infantile: «Ogni atleta lo deve alla gente: spiegare e condividere. So che non tutti possono fare come me, ma so che tutti possono fare attività fisica, mangiare bene ed essere felici».
Tra qualche settimana a Milano si correrà la city marathon. Che consigli darebbe a un "dilettante" per prepararsi adeguatamente?
«Io ho corso la mia prima maratona senza allenarmi. La notte del mio trentesimo compleanno. Ma non lo consiglierei a nessuno. Perché il recupero è stato piuttosto lento... e anche un po' “doloroso”. Quello che suggerisco a chi parte da zero è di programmare il proprio allenamento procedendo per carichi graduali e costanti. In modo tale da condizionare il proprio fisico a tal punto che lo sforzo e la fatica prolungata nel tempo diventino quasi “naturali”. E poi non solo corsa, ma anche esercizi di forza e potenza in palestra. Per tonificare i muscoli e renderli reattivi. E per finire tantostretching. Per preservare l'elasticità muscolare.
Anche curare l'alimentazione è fondamentale per correre?
«Sicuramente sì. Quando ho cominciato mangiavo un po' di tutto, senza dare troppa importanza al “peso” del cibo. Poi ho capito che una corretta alimentazione poteva fare davvero la differenza in termini di performance. Ho iniziato quindi a fare attenzione a ciò che mettevo nel piatto e a selezionare in modo preciso le fonti da cui provenivano i nutrienti. Ho quindi abbracciato la dieta a zona, di cui sono venuto a conoscenza grazie al suo ideatore, il professor Barry Sears. Oggi compongo i miei pasti traendo il 40% delle calorie dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il restante 30% dai grassi. Mangio salmone 4/5 volte alla settimana e utilizzo frutta e verdura come principali fonti di carboidrati. Verdura che condisco con olio extra vergine di oliva, ricco di omega-3. Ho anche eliminato i tre “bianchi” dalla mia dieta: zucchero raffinato, farina bianca e grassi idrogenati. Seguendo queste semplici regole, la composizione del mio corpo è cambiata e presenta una minore percentuale di grassi e una percentuale maggiore di tessuto muscolare. Nell’arco della giornata consumo tanti piccoli pasti per non appesantirmi e controllare la glicemia. Questa dieta tiene alti i miei livelli di energia – sia fisica che mentale e quando cambio alimentazione non mi sento altrettanto in forma».
Per saperne di più...
Chi è Dean Karnazes?
http://triathletaperpassione.blogspot.com/2012/03/dean-karnazes-luomo-piu-in-forma-del.html
Dean Karnazes, Ultramaratoneta (il libro)
http://triathletaperpassione.blogspot.com/2012/03/dean-karnazes-ultramaratoneta.html