BECCATO Il francese Sylvain Georges è stato fermato dopo un controllo anti-doping. |
È una notizia che ci aspettavamo,
di quelle che prima o poi dovevano arrivare. È toccato al francese Sylvain Georges dell'AG2R La Mondiale rompere,
per così dire, il ghiaccio. Sì, perché il transalpino, 81mo in classifica
generale al Giro d’Italia, è risultato
positivo ad uno stimolante, l'heptaminolo che rientra nella lista delle sostanze
proibite.
Georges ha ovviamente la possibilità di chiedere le
contro-analisi, ma intanto ha riportato a galla il solito problema che incancrenisce il ciclismo
professionistico: quello dell’uso sconsiderato (e allegro) di sostanze illecite. “Toh
– qualcuno dirà - un nuovo caso di doping? Ma il ciclismo ora non è diventato
pulito?”. Sì, ce lo fanno credere coloro che hanno qualche interesse a
difendere questo mondo e che con calcolata insistenza dimenticano quanto
successo ancora nell’immediato passato. “Il doping è storia di ieri, oggi il
ciclismo è pulito”, sono soliti ripetere. Aggiungendo magari, durante le cronache, frasi anche
folcloristiche del tipo, “lo si capisce dall’espressione della faccia…”*. E infatti
ecco puntuale, come l’esattore delle tasse, il primo caso di doping al Giro d’Italia
2013…