Il talento locarnese racconta come è giunto al triathlon, come riesce a conciliare studi e sport e quali sono i suoi obiettivi per il 2012.
IVAN MININI Un talento del triathlon ticinese. |
Ivan Minini, classe 1992, è un giovane triathleta di talento. Abita a Verscio e frequenta l’ultimo anno di liceo. Durante la passata stagione è riuscito a mettersi in luce in diverse gare del Circuito svizzero, nella categoria riservata agli juniores. Quest’anno gareggerà sulla distanza olimpica, nella categoria superiore, dove spera di finire tra i top 10. Lo abbiamo raggiunto per un intervista, chiedendogli anzitutto di raccontarci il suo “percorso” sportivo.
“Mi è sempre piaciuto praticare sport. Ho iniziato come tutti a giocare a calcio appena iniziate le elementari nel raggruppamento Melezza, praticavo già allora più sport: tennis, corsi di nuoto, arrampicata, bici (insieme a mio padre). Poi con l’età ho capito che il clima che si respirava nel calcio non era per me, troppo aggressivo, e dove anche se ti impegni al massimo non sempre le cose vanno secondo logica. Con l’inizio del Liceo abbandono il calcio e passo all’atletica, sotto la visione di Ivo Pisoni. La corsa è sempre stato il mio forte e ho subito raggiunto buoni risultati: nei miei primi 3 anni ho conquistato parecchi titoli a livello cantonale ottenendo la selezione al Progetto Brixia".
E il passaggio al triathlon?
“Già da piccolo avevo partecipato diverse volte ai kids di Locarno, che per me era un appuntamento fisso. Dal 2007 ho deciso di dare più peso a questo sport, che mi piaceva in quanto è variato e non monotono come una singola disciplina. Il mio primo allenatore è stato Ivo Zarro, che ci allenava nell’USA e ci ha preparato i primi piani di allenamento. Per 2-3 anni mi sono allenato con Adriano Engelhardt che è poi passato all’atletica, mentre io sono rimasto sulla triplice. Dopo questo periodo ho conosciuto Damiano Vedova grazie al quale ho migliorato ulteriormente le mie capacità. Da quest’anno mi sono affidato a Christophe Pellandini, con il quale stiamo lavorando soprattutto sul nuoto, il mio punto debole".
IN POSIZIONE Per guadagnare secondi sugli avversari. |
Come riesci a conciliare studi e sport?
“Conciliare sport e studi non è sempre facile, ma con una buona organizzazione ci si può riuscire. Ricordo i primi anni di liceo: era un casino, mi piace chiamarlo “pasticcio”, la mia organizzazione era pari a zero, poi a furia di “legnate” ho imparato. Nel caso degli studenti è importante organizzare bene il tempo nelle ore buche e nel tempo subito dopo la fine della scuola di modo che in serata si ha il tempo di allenarsi senza l’ansia di studiare. Bisogna fare dei sacrifici, ma penso che ne vale la pena, non ci si può permettere di perde tempo con playstation o con il PC altrimenti si “pasticcia”. La scuola deve stare comunque al primo posto, lo sport poi si adegua.
Curiosità: ricordo la settimana del triathlon di Locarno, martedì avevo in programma 1h 30min in bici ma non avevo tempo dopo scuola, cosa fare? Sveglia alle 5.30 e il problema è risolto…".
I tuoi allenamenti?
"Al momento mi alleno 10-11 volte a settimana per un totale che varia da 10 a 15 ore a settimana, mettendo l’accento su corsa e nuoto. Mi alleno a Tenero per il nuoto e per il resto dove capita nel locarnese. Solitamente nel dopo scuola e nelle pause sul mezzogiorno se necessario".
Quali obiettivi per il 2012?
“Christophe a fine stagione mi aveva avanzato la proposta di richiedere la tessera pro e gareggiare insieme a Nils Anderlind, ma fatti due calcoli ho subito rifiutato poiché ho gli esami a giugno e il mio livello nel nuoto è ancora troppo basso. Quest’anno il mio obbiettivo è soprattutto migliorare nel nuoto. Inoltre mi aspetta il salto di categoria negli agguerritissimi “age group” su distanza olimpica. Dovrò fare un po’ di esperienza, ma spero comunque di riuscire a difendermi bene. Spero di finire nella top 10 del Circuit".
LA CORSA Il punto forte di Ivan. |
Ivan è un giovane appassionato di sport. Purtroppo uno dei pochi triathleti di talento in Ticino. La nostra disciplina è oggi ben rappresentata per ciò che concerne il settore “age group”, sia nelle corte come nelle lunghe distanze (Ironman), ma accusa un indubbio ritardo nella cura del settore giovanile. Le ultime notizie riguardo la creazione del Team Triathlon Bellinzonese e del Team Triathlon Capriasca, strutturati proprio nell’ottica di una maggiore sensibilità verso i giovani, è confortante. In altri Cantoni della Svizzera e anche in Italia, anche la scuola partecipa organizzando prove di triathlon per i ragazzi. Da noi nulla o poco. Peccato perché il triathlon è uno sport completo che diverte e appassiona anche i più piccoli. Basta assistere alle prove dei “Kids” del Triathlon di Locarno per rendersi conto dell’entusiasmo dei bambini nel partecipare a queste prove. Speriamo che qualcosa cambi e a breve. Perché senza giovani, e su questo tutti saranno d’accordo, non c’è futuro.