Pubblichiamo questo interessante articolo inviatoci dell'amico ed esperto di atletica Giorgio (Gipio) Piona che traccia un bilancio della passata stagione nelle maratone dove gli atleti keniani sono tornati a dominare la scena.
Il keniano Mutai vince la Maratona di Londra. |
Kenya, i tamburi tornano a rullare.
I tamburi hanno ripreso a rimbombare sui percorsi delle maggiori maratone mondiali, i tamburi della foresta, di quella mitica Rift Valley vero giacimento diamantifero del mezzofondo prolungato.
Erano parecchi anni che il Kenya non dominava le più importanti maratone mondiali. Mai gli atleti degli altipiani avevano vinto tanto. Hanno conquistato Londra, Boston, Parigi, Chicago, Berlino, Rotterdam, Amsterdam, New York e dulcis in fundo dominato anche ai Campionati del mondo di Daegu, in Corea.
Ancora più sorprendente, il record realizzato in ogni singola maratona. Il record di Londra é stato realizzato da Emmanuel Mutai (2:04:40), Moses Mosop (vincitore del Grand-Prix Media Blenio) ha vinto a Chicago in 2:05:37, e poi Geoffrey Mutai ha realizzato due performaces mondiali, prima a Boston in quel sorprendente 2:03:02 (record mondiale non riconosciuto) e poi a New York lo scorso novembre. Senza dimenticare Patrick Makau il conquistatore di Berlino, che con il suo 2:03:38 succede al mitico Heile Gebrselassie.
Il Kenya corre e, ancora una volta, vince. Infatti la Grande Mela ha offerto la migliore maratona della storia. Geoffrey Mutai , l’uomo che ha vinto la maratona di New York con il miglior tempo della storia nella mitica corsa su strada, era fino sei anni fa un umile tagliatore di alberi nella Valle del Rift. A quel tempo si guadagnava la vita correndo dove capitava. Solamente dopo un infortunio che lo obbligò a lavorare come boscaiolo, segando tronchi che venivano utilizzati come pali telegrafici e della linea elettrica. Dopo il suo recupero, cominciò ad allenarsi dalle 6,30 alle 8,30 del mattino, per poi continuare a tagliare alberi, fino che ha potuto dedicarsi pienamente alla corsa, cominciando così una nuova vita.
Ha vinto la sua prima maratona a Monaco, nel 2008. Lo scorso aprile, dopo il 5° posto ai Campionati del mondo di cross, ha corso 57 secondi sotto il record mondiale di Gebre, però la sua prestazione venne annullata perché il percorso avava un dislivello di 136,29 metri. A New York si è preso la rivincita. Mutai, nato nel 1981 a Kaibatek, ha spostato i limiti, ha alzato l’asticella e l’ha superata, ha cambiato le regole. E la New York City Marathon è all’improvviso diventata una maratona veloce, se si considera le difficoltà del percorso.
Una nuova vittoria del kenya, che ha dominato tutte le grandi maratone del 2011.
Rimaniamo nel campo delle corse di lunga lena per dir qualcosa dei 19° Campionati Masters svoltisi a Sacramento, California. Il maratoneta locarnese Luca Foglia a tirato fuori dal cilindro il coniglio giusto, conquistando una brillante medaglia d’argento sulla maratona, nella categoria M45.
Il portacolori del Team Brooks-Immoprogramm, ha chiuso i fatidici 42,197 con il buon tempo di 2 ore 47’ 15”.
Da sottolineare che Luca Foglia detiene ancora il record ticinese assoluto sulla distanza con il tempo di 2 ore 18’ 13” conseguito nel ‘94 in occasione della maratona di Venezia.
Gipio