Le braccia al cielo per i trionfatori del 32° Triathlon Internazionale di Bardolino, Sara Dossena e Aurelien Raphael, insieme con il Direttore Gara Dante Armanini (Foto: ©Dario Nardone/FCZ.it). |
Sabato 20 giugno 2015 si è svolta
un’edizione da incorniciare, la 32ma, dell’evento multidisciplinare più amato
d’Italia, lo storico Triathlon Internazionale di Bardolino. Il colore, il
calore, la grinta, la fatica e la gioia pura sono stati gli ingredienti
principali di questa manifestazione che per l’ennesima volta è riuscita a
migliorarsi e a regalare agli atleti e al pubblico presenti uno spettacolo
unico, grazie al grande lavoro svolto da tutto lo staff organizzativo.
La
prima partenza è stata data, puntualmente, alle 12.30 con uno starter
d’eccezione, il campionissimo della maratona azzurra Gianni Poli, che si è
detto molto colpito dal fascino dell’evento e dal clima di vera festa sportiva
che permea il lungolago. Dopo la batteria femminile, si sono susseguite una
dopo l’altra tutte le altre maschili, suddivise per categorie d’età, ovviamente
tutti dovendo percorrere lo stesso percorso di 1.500 metri nel Lago di Garda,
su un tracciato perfettamente delineato da boette bianche e da boe arancioni
grandi. Per quanto riguarda la gara femminile, Elisa Battistoni è stata
insieme a Veronica Signorinila più veloce a uscire dall’acqua. Purtroppo la
portacolori della 707 Triathlon è stata poi vittima di un malore all’inizio
della frazione di corsa che l’ha costretta al ritiro. Due portacolori della
DDS, Mateja Simic,la slovena alla ricerca del terzo sigillo a Bardolino, e
Ilaria Zanesono uscite al 3° e 4° posto, mentre poco dietro di loro ecco la
neo campionessa italiana di triathlon olimpico, Anna Maria Mazzetti. Il gruppo
delle inseguitrici al termine del nuoto aveva circa 1′ ed era capeggiato da
Verena Steinhauser davanti alla tedesca Renate Forstnere a Sara Dossenadel
707 Triathlon, a caccia del primo alloro in una gara internazionale; ancora più
staccata Giorgia Priarone che farà poi un gran numero in bici rientrando sulle
atlete che la precedevano. In bici, è rimasto invariato il vantaggio delle
battistrada, ma sin da subito si è intuito che la lotta per la vittoria finale
se la sarebbero giocata Mazzetti e Dossena, come successo a Farra d’Alpago due
settimane prima in occasione dei Tricolori quando trionfò la portacolori delle
Fiamme Oro. Dopo il ponticello, al passaggio dei 5K attiguo alla finish line,
il vantaggio di Mazzetti si era quasi dimezzato e Dossena non mollava la
preda, lotta apertissima. Che si è decisa a 1K dall’arrivo, quando Dossena ha
superato Mazzettie l’ha staccata inesorabilmente, senza darle possibilità di
attaccarsi. Un successo davvero meritato da Sara Dossena che si è così messa al
collo finalmente la medaglia d’orodopo una serie piuttosto lunga di argenti.
Vittoria ancor più preziosa proprio per la presenza della campionessa italiana
Mazzetti che non si è certo risparmiata e ha fornito una prova più che buona.
Al terzo posto, ha tenuto botta Mateja Simic che si è dovuta a sua volta
difenderedal tentativo di rientro di una pimpante Priarone, risalita fino al
quarto posto. Hanno completato la top tenSignorini, Steinhauser, Zane, Forstner,
Sylvia Gehnbock e la cilena della DDS Favia Diaz. Per quanto riguarda la gara
maschile, il primo a uscire dall’acqua è stato il britannico Raoul Shawseguito
dal compagno di squadra del PPR Team Aurelien Raphael, quindi il campione
d’Ucraina Sergiy Kurochkin, Gianluca Pozzattie lo junior dei Los Trigres
Matias Montenegro. A seguire a pochissimi secondi, ecco il “Re di Bardolino”
Vladimir Polikarpenko(Aquatica Torino), l’argentino della DDS Flavio
Morandini, Andrea Secchiero, Tommaso Crivellaro, Marco Corrà, Giulio Pugliese
el’altro britannico Karl Shaw. Nei 40K di bici collinari, riescono a scappare
via in 3(il nostro Pozzatti del CUS Trento e i due PPR Shaw e Aurelien): il
trio è arrivato in T2 con circa 1′ sui diretti inseguitori e Pozzatti è stato
il più lesto a scappar via per iniziare i 10K finali. Ci ha provato con
coraggio il Pozz, ma chilometro dopo chilometro è venuta fuori la classe
cristallina del talentuoso francese Raphael, probabile olimpico francese e già
vincitore a Bardolino nel 2012. Ed è così arrivato per lui il bis, in 1:55:15,
con il suo compagno di squadra Shaw che ha completato l’opera arrivando dopo
6″. L’alfiere delle Fiamme Oro Secchiero, autore del secondo parziale run,è
risalito fino al terzo posto e ha preceduto di pochi secondi l’ucraino
Kurochkin, costringendo il mai domo Pozzatti alla quinta piazza. Completano i
primi dieci, Karl Shaw (miglior split di giornata a piedi), il giovane della
DDS Crivellaro, il quarto portacolori PPR Levente Szatmari, Morandini e l’immenso
Polikarpenkoche anche quest’anno è stato capace di dare filo da torcere sino
all’ultimo metro ai suoi avversari, nonostante abbia già da qualche anno
abbandonato il mondo degli Elite e sia diventato un Master. Al traguardo, Dante
Armanini, l’uomo ovunque del Triathlon Internazionale di Bardolino,sorridente
ha abbracciato i suoi due nuovi campioni e li ha incoronati vincitori del 2015.
Da lì in avanti è partita la festa della finish lineche ha visto arrivare uno
dopo l’altro tutti i protagonisti della gara, accolti da un grande tifo, da un
lauto ristoro, docce, pasta party, massaggi e la sempre ambitissima maglia
tecnica, gadget che ogni anno spopola tra i triatleti. In tutto, hanno portato
a termine il 32° Triathlon Internazionale di Bardolino 135 donne e 1.237
uomini,provenienti da 23 nazioni, per un totale di 1.372 finisher!
L’appuntamento con l’evento della perla del Lago di Garda è ovviamente fissato
per l’anno prossimo: Armanini ha già annunciato, grazie al supporto
dell’Amministrazione comunale di Bardolinoe dei diversi partner che lo hanno
accompagnato in questa edizione, che presenterà altre novità, per stupire e far
innamorare sempre più sportivi della sua creatura.
Fonte: comunicato Triathlon
Internazionale di Bardolino a cura di Dario Nardone/FCZ.it