Malgrado qualche difficoltà nella prima frazione (ha iniziato tardi a nuotare), in bici e a
corsa è indubbiamente tra i più bravi nella sua classe d’età. Thomas Schoetzau
ha nuovamente colto la qualifica per Kona in occasione del recente Ironman di
Zurigo. Per lui si tratta della terza partecipazione alla gara più prestigiosa
di triathlon su distanza Ironman dopo le già fruttuose esperienze del 2006 e del 2007.
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È FATTA! Con il tempo di 9:49.40 Thomas Schoetzau ha concluso al quinto posto
negli M 45-49 conquistando la slot per le Hawaii. |
Thomas, classe 1966, è originario della patria di Goethe, ma
da 10 anni abita con la famiglia in Ticino, nel Malcantone. “Il luogo mi è
sempre piaciuto e quando, con l’apertura del Casinò di Mendrisio, ho avuto la
possibilità di trovare lavoro in Ticino mi sono subito trasferito qui”. Dopo un periodo di attività come croupier,
Thomas è oggi ispettore capo ai tavoli presso la medesima casa da giochi, anche
se… non più per molto. “Con mia moglie abbiamo acquistato un albergo a
Brissago, dove abbiamo in programma di trasferirci dal mese di marzo del
prossimo anno. L’intenzione è quella di farne non solo un luogo di accoglienza
per turisti ma anche un centro di competenza per l’allenamento negli sport di
resistenza: ciclismo, corsa, triathlon, ecc. Abbiamo già molti contatti,
soprattutto con la Germania e la Svizzera interna e quindi pensiamo di partire
subito con il nostro progetto che naturalmente è aperto a tutti gli
appassionati, ticinesi compresi”.
Veniamo alla gara di Zurigo, ti aspettavi la
qualifica per le Hawaii?
Devo essere sincero, un po’ la sentivo anche se in gare del
genere tutto è possibile. Dopo aver mancato la slot per soli due minuti a
Lanzarote in maggio questa volta ero pronto per fare una buona gara.
Qualificarmi per la terza volta, dopo le esperienze del 2006 e del 2007
entrambe avvenute a Nizza, è stata una grande soddisfazione.
Raccontaci com'è andata...
Tratta a nuoto in 1:14, ovvero sui soliti livelli, ormai lo
so che in questa frazione sono un po’ una… “schiappa”. La musica è però
cambiata in bici dove davvero il tempo di 5:07 lo trovo eccellente, ha sorpreso
me stesso. Infatti, abbiamo gareggiato in condizioni meteo davvero difficili,
direi pessime, con vento, grandine e freddo, ma credo di essermi equipaggiato
bene e alimentato correttamente. Ciò che mi ha permesso di “tenere” anche nella
corsa dove ho registrato un parziale di 3:23. Sommando il tutto: un 9:49.40 che
mi è valso il 5. posto tra gli M 45-49 e quindi la qualifica “pulita”, in una
categoria che contava ben 430 partecipanti! Si può non essere felici di questo
risultato?
Qual è una tua
settimana-tipo nei periodi di “carico”?
Direi un impegno complessivo sulle 25 ore, incentrato
soprattutto sulla bicicletta dove percorro tra i 300 e i 400 chilometri. Nella
corsa non vado oltre i 50-60 chilometri, anche per evitare infortuni, mentre a
nuoto sono attorno alla decina. Svolgo allenamenti sia singoli che combinati,
naturalmente a varie intensità.
Ora le Hawaii, con
quali obiettivi?
Mah, direi anzitutto migliorare il mio personale che è di
10:05 segnato nel 2007 (10:13 nel 2006). Se possibile, dunque, scendere sotto
il muro delle 10 ore. È un obiettivo che, se tutto va per il verso giusto,
credo sia alla mia portata. Per fare le cose per bene questa volta voglio
curare anche i dettagli. A cominciare dal periodo di acclimatazione, per cui
volerò alle Hawaii due settimane prima con Nick Beyeler, per la rifinitura e il giusto riposo prima del... gran giorno!