VINCITRICE La statunitense Gwen Jorgensen era indicata come la grande favorita e non ha deluso le aspettative. |
Ha dell’incredibile l’impresa di
Nicola Spirig, capace di conquistare, dopo l'oro di Londra, una nuova medaglia
d'argento sabato nella prova femminile del triathlon. In molti forse non se
l’aspettavano. Non perché non si credesse nelle sue qualità, ma semplicemente
per il fatto che dalla caduta di Abu Dhabi in marzo non si era più confrontata
con l’élite mondiale. E invece il suo è stato un rientro, ai più alti livelli,
semplicemente fantastico.
Da vera campionessa. Segno che il lavoro svolto a St.
Moritz con il coach Brett Sutton (allenatore anche di Daniela Ryf) ha dato
ottimi frutti. Che stava bene lo si è capito da subito, dalla tratta a nuoto
che la Spirig ha concluso con il gruppo di testa uscendo dall’acqua insieme a
quella che sarà la grande trionfatrice della prova, ovvero la statunitense Gwen
Jorgensen: in quel momento è apparso chiaro che Nicola sarebbe in qualche modo
stata protagonista della gara, perché la frazione a nuoto è notoriamente quella
per lei più difficile. Il capolavoro, insomma, la 34enne zurighese l’ha fatto
qui, durante quei 1500 metri a nuoto tra le onde della baia di Rio de Janeiro.
Poi, il resto, ha rappresentato una semplice routine. E infatti nella tratta in
bici era sempre davanti in modo quasi, e forse troppo, "garibaldino",
ma probabilmente solo per non rischiare la caduta, a spingere il gruppo delle
18 migliori tra cui una sorprendente Jolanda Annen. Follia o strategia
calcolata? Sapeva di essere brava nella corsa. Ma forse non si aspettava una
Jorgensen così forte, al punto da vederla partire senza poter fare nulla a due
chilometri dal traguardo. Ma la medaglia d'argento è comunque un risultato
notevole. È la quinta medaglia conquistata dalla Svizzera in un’Olimpiade dai
giochi di Sydney del 2000, quando la disciplina è stata inserita nel programma.
Quindi godiamoci questo regalo con la speranza che la triplice disciplina,
sport completo e affascinante, possa ora beneficiare di una maggiore
considerazione anche a sud delle Alpi.