SPAZI APERTI Dario Alaimo durante la sua impresa sul lago Baikal nel 2013. |
Lo avevamo incontrato nel 2013, Dario Alaimo educatore di
Locarno con la passione per le imprese sportive solitarie, quando ci raccontò della sua incredibile maratona in solitaria in Siberia sul lago Baikal. Nell'intervista, tra le
altre cose, ci disse…
“l'8 febbraio sono
andato in SIBERIA da solo ed ho attraversato circa 230 km della superficie
ghiacciata del Lago Baikal in 5 giorni camminando dalle 8 alle 12 ore al
giorno, trainando una slitta e chiedendo ospitalità a uomini solitari che
vivono in baite senza auto né telefoni... temperature medie -20... incontrati
anche due pescatori di frodo che tiravano su pesci con una rete da un buco nel
ghiaccio, meraviglioso!!! ...quando l'asteroide è esploso il ghiaccio sotto i
piedi ha tremato come un terremoto...” LEGGI TUTTA L’INTERVISTA
Ieri ecco la novità sull'ultima avventura di questo atleta solitario
alla ricerca dell’energia del mare aperto: la traversata in kayak del Mar
Tirreno dalla cala di Patresi a Bastia!
Ecco il suo racconto:
"Venerdì scorso, sfruttando la finestra di bel tempo delle
previsioni meteo marine, sono andato sull’Isola d’Elba e il giorno dopo, non
prima di aver verificato di nuovo la meteo, sono partito dalla cala di Patresi
e ho attraversato in kayak il mar Tirreno fino a Bastia in Corsica.
Ero da solo, senza nessun mezzo di assistenza per poter
vivere nel modo più completo la totale energia di questa grande dimensione che
è il mare aperto.
Dopo due anni di preparativi, sportivi e mentali, e dopo due
rinunce della scorsa estate, finalmente oggi ho coronato questo sogno. Ho
impiegato 8 ore e 45 minuti per una media di 6,5 Km/h, niente male come tempo.
In prossimità della costa il mare era abbastanza calmo, ma
poi al largo le cose sono cambiate e alcune onde raggiungevano un metro e mezzo
almeno di altezza.
Ho tenuto duro e sono andato avanti, poi la situazione è di
nuovo migliorata, ma il vento non mi ha aiutato di molto.
Comunque ho incontrato una tartaruga marina che mi ha
salutato con la sua pinna, un altro pesce enorme forse un delfino e poi dei
pesci volanti e per finire una miriade di piccole meduse.
Le grandi navi che solcavano il mare non si sono mai
avvicinate troppo, avevo un riflettore radar posto a due metri d’altezza con
un’asta sul kayak e probabilmente sono riuscito a farmi captare.
La Corsica vista dall'Isola d’Elba ha qualcosa di magnetico
che ti attira verso di lei, è come il canto delle sirene dal quale si viene
rapiti e ipnotizzati. In mezzo al grande mare, in solitudine, si vive
totalmente il naufragare dei propri pensieri, e si respira con umiltà la
potenza di questo elemento."