Fortaleza, 9 novembre 2014
Ivan Risti da oggi e per la prima volta è
un Ironman. Lo diventa a Fortaleza dove oggi si è disputato l’Ironman Brasil e
dove il forte atleta della DDS Milano conquista, al debutto, un settimo posto
che significa molto.
Ivan diventa Ironman al termine di una
prova che ne sottolinea la determinazione. L’Ironman, di per sé, è difficile di
suo. Ironman Brasil ha voluto rendere le cose più difficili per tutti. La
frazione natatoria è stata caratterizzata dall’“onda assassina”, come dirà Ivan
al traguardo. Quell’onda che ti fa perdere il senso dell’orientamento e che non
ti da punti di riferimento, quell’onda che al termine della prova ti lascia un
po’ intontito. Quell’onda che comunque Ivan è stato capace di domare e che lo
ha visto, all’uscita dall’acqua, quarto insieme ai migliori.
Inizia, poi, la frazione ciclistica. Sulla
carta era semplice, pochi metri il dislivello che gli atleti dovevano sfidare,
ma il nemico era un altro: il vento. Vento che per più della metà della gara
era a sfavore e soffiava molto forte. Inoltre, nella prima parte di gara, Ivan
aveva le gambe bloccate, non giravano come previsto. Ma poi, improvvisamente,
si accende la luce e le gambe diventano sempre meno pesanti. Dopo il giro di
boa, il vento a favore è una manna dal cielo. La media si alza di almeno 10km/h
per tutti. In questa parte, Ivan subisce un incidente. L’organizzazione non è
stata impeccabile e lungo il percorso ciclistico molte moto e auto sono entrate
nella corsia riservata agli atleti. Una ha centrato Ivan, fortunatamente, con
conseguenze non gravi se non un’inutile perdita di tempo e qualche problema
meccanico.
Infine, la frazione podistica. Due i
nemici: il caldo torrido e lo smog delle auto che scorrevano vicino agli
atleti. Ivan parte subito forte e, a discapito dei suoi avversari, riesce a
tenere il proprio ritmo recuperando posizioni e sfilando i numerosi ritirati.
Ivan fa segnare il terzo parziale di giornata che lo fa terminare al settimo
posto assoluto.
Per dover di cronaca la gara ha visto uscire
primi dall’acqua Luiz Ferreira e Balabs Csoke. Dietro di loro il gruppo con i
favoriti: Manocchio, Vinhal, Fontana, Risti e Rhodes. Un po’ staccato Llanos
che, nella frazione ciclistica, stacca tutti per entrare in T2 con 5’ di
vantaggio sui diretti inseguitori. La frazione running vede il ritiro di molti
atleti tra cui Daniel Fontana. Llanos si vede recuperare da Manocchio che si
invola al traguardo mandando in visibilio i propri tifosi. Llanos riesce a
tenere la seconda posizione. A completare il podio l’altro brasiliano Vinhal.
“Inseguivo l’Ironman da quando conobbi i
primi triathleti, quando ero ancora un nuotatore. Oggi ho realizzato un sogno
con un ottimo debutto. La gara è stata dura, come avrete visto dai tempi. Un
po' incasinata per il traffico, davvero difficile da gestire. Ho avuto un po'
di problemi in bici compreso un finale col botto (nel senso che ho centrato una
moto, una delle tante che si infilavano sulla corsia di strada riservata alla
gara) e si nota dal tempo, anche perché ultimamente stavo bene e purtroppo qui
non ho potuto dare il meglio in quella frazione. A piedi ho cercato di
rimontare il più possibile. Naturalmente sono molto felice per la mia
prestazione grazie alla quale ho guadagnato i primi punti per Kona.” Commenta
Ivan dopo il traguardo.
Ivan Risti ha vestito l’azzurro più di una
volta ed è salito sui podi delle più importanti competizioni nazionali di
triathlon sprint e olimpico. Il bronzo ai Campionati Mondiali Universitari e il
titolo di Campione Italiano di Triathlon sprint nel 2007 sono tra i suoi
risultati più importanti che lo vedono anche sul podio di gare ITU. Gareggia
per la DDS Milano per la quale ha vinto il titolo di Campione Italiano di
Triathlon a squadre nel 2011. Ha preso parte a più gare del circuito Ironman
70.3.
Ivan è supportato da importanti aziende del
mondo dello sport: Bianchi, Campagnolo, Fratelli Beretta, On, Enervit,
Aquasphere, Compressport, Tyr, Rudy Project, fi’zi:k, Garmin, Vision,
Trispecialist.com.
Daniele Moraglia