Malgrado grandine e sabotaggi gli organizzatori già pensano al 2013
■ Le avversità, in particolare la grandine che ha costretto ad interrompere la gara domenica mattina alle 5 e le azioni di sabotaggio patite a Faido a causa della sparizione dei cartelli segnalatori e su un'alpe per colpa di chi ha tentato di ostacolare il passaggio dei corridori mettendo in mezzo una mandria di mucche, non hanno scalfito l'entusiasmo degli organizzatori della Trail Ticino. La prima edizione della gara a piedi più dura mai disputatasi in Ticino, scattata sabato alle 8 da Airolo e conclusasi dopo venti ore a causa delle pessime condizioni meteo quando solo cinque partecipanti alla prova regina di 117 chilometri erano arrivati al traguardo, è stata un successone. «Gli apprezzamenti dei 200 partecipanti sui due percorsi, l'assenza di incidenti malgrado il tempo inclemente, il grande impegno dei volontari e i commenti entusiastici che continuano a giungerci sono per noi la più grossa soddisfazione» ci ha confidato Fabio Bernasconi, presidente del comitato organizzativo della prova che ha richiamato atleti da: Svizzera, Germania, Italia e Francia, ma anche Spagna, Norvegia, Gran Bretagna, Belgio, Slovacchia e Ucraina. Prossimamente il comitato si metterà al lavoro per allestire l'edizione 2013 del Trail Ticino che ambisce a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel calendario europeo della specialità.
Ad imporsi sul percorso lungo (117 chilometri con 8.500 metri di dislivello da Airolo ad Airolo via Ritom, Acquacalda, Faido, capanna Leit, Naret, Bedretto e Pesciüm) è stato lo zurighese Adrian Brennwald che è arrivato al traguardo alle 2 di notte dopo aver corso per 18 ore e 33 minuti. Ha preceduto di 41 minuti e rotti l'inglese Lizzy Hawker, prima tra le donne, e di 2 ore e 7 minuti Thomas Popp, primo tra i seniori, di 4 ore e 15 minuti Stefano Bernardoni di Dalpe e di 4 ore e 38 minuti Denise Zimmerman l'ultima partecipante ad essere arrivata al traguardo. Tutti gli altri, data la violenza del temporale abbattutosi sull'alta Leventina e l'alta valle Maggia sabato notte, sono stati fermati ai posti di controllo di Bedretto e del Lago Naret dove hanno potuto riscaldarsi dopo oltre 21 ore passate a combattere contro fatica, dolore, freddo, nebbia e pioggia.
Sul percorso corto (58 chilometri da Faido ad Airolo) si sono affrontati 95 concorrenti. Primo assoluto e tra i seniori è risultato il tedesco Anton Philipp che ha impiegato 7 ore e 11 minuti. Mezz'ora in meno del primo tra gli attivi (il neocastellano Baptiste Dubois) e oltre un'ora e mezza in meno della vincitrice della prova femminile: la giurassiana Maja Meneghin.