martedì 24 maggio 2016

Dall’Isola d’Elba alla Corsica in kayak: la nuova straordinaria avventura del locarnese Dario Alaimo

SPAZI APERTI Dario Alaimo durante la sua impresa
sul lago Baikal nel 2013.
Lo avevamo incontrato nel 2013, Dario Alaimo educatore di Locarno con la passione per le imprese sportive solitarie, quando ci raccontò della sua incredibile maratona in solitaria in Siberia sul lago Baikal. Nell'intervista, tra le altre cose, ci disse…

l'8 febbraio sono andato in SIBERIA da solo ed ho attraversato circa 230 km della superficie ghiacciata del Lago Baikal in 5 giorni camminando dalle 8 alle 12 ore al giorno, trainando una slitta e chiedendo ospitalità a uomini solitari che vivono in baite senza auto né telefoni... temperature medie -20... incontrati anche due pescatori di frodo che tiravano su pesci con una rete da un buco nel ghiaccio, meraviglioso!!! ...quando l'asteroide è esploso il ghiaccio sotto i piedi ha tremato come un terremoto...” LEGGI TUTTA L’INTERVISTA

Ieri ecco la novità sull'ultima avventura di questo atleta solitario alla ricerca dell’energia del mare aperto: la traversata in kayak del Mar Tirreno dalla cala di Patresi a Bastia!

Ecco il suo racconto:

"Venerdì scorso, sfruttando la finestra di bel tempo delle previsioni meteo marine, sono andato sull’Isola d’Elba e il giorno dopo, non prima di aver verificato di nuovo la meteo, sono partito dalla cala di Patresi e ho attraversato in kayak il mar Tirreno fino a Bastia in Corsica.
Ero da solo, senza nessun mezzo di assistenza per poter vivere nel modo più completo la totale energia di questa grande dimensione che è il mare aperto.
Dopo due anni di preparativi, sportivi e mentali, e dopo due rinunce della scorsa estate, finalmente oggi ho coronato questo sogno. Ho impiegato 8 ore e 45 minuti per una media di 6,5 Km/h, niente male come tempo.
In prossimità della costa il mare era abbastanza calmo, ma poi al largo le cose sono cambiate e alcune onde raggiungevano un metro e mezzo almeno di altezza.
Ho tenuto duro e sono andato avanti, poi la situazione è di nuovo migliorata, ma il vento non mi ha aiutato di molto.
Comunque ho incontrato una tartaruga marina che mi ha salutato con la sua pinna, un altro pesce enorme forse un delfino e poi dei pesci volanti e per finire una miriade di piccole meduse.
Le grandi navi che solcavano il mare non si sono mai avvicinate troppo, avevo un riflettore radar posto a due metri d’altezza con un’asta sul kayak e probabilmente sono riuscito a farmi captare.

La Corsica vista dall'Isola d’Elba ha qualcosa di magnetico che ti attira verso di lei, è come il canto delle sirene dal quale si viene rapiti e ipnotizzati. In mezzo al grande mare, in solitudine, si vive totalmente il naufragare dei propri pensieri, e si respira con umiltà la potenza di questo elemento."
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