Da sinistra:
Dante Armanini insieme a Fabrizio Vignali
e Luigi Bianchi (Foto: Andrea
Schilirò)
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Già dal giorno prima della gara la voce non c’era più, la
stanchezza gli si leggeva in volto, ma Dante Armanini è
abituato da una vita a lottare, a dare il meglio di sé per raggiungere
l’obiettivo. E anche quest’anno ce l’ha fatta.
La voce ora è, in parte, tornata e lui a ruota libera, come un vulcano in piena
eruzione, ci racconta il suo 31° Triathlon Internazionale di
Bardolino.
“Le
pacche sulle spalle dei triatleti e i loro grazie al
termine della gara sono state le emozioni più grandi della giornata, vederli
soddisfatti è la cosa che più mi appaga e mi rende felice. Anche quest’anno
abbiamo fatto un buon lavoro.”
Dante Armanini, 70 primavere sulle spalle e non sentirle, è triatleta dal 2 settembre
1984, ovvero da quella prima delle attuali 31 edizioni del
Triathlon Internazionale di Bardolino a cui continua incessantemente a
dedicarsi anima e corpo: “Voglio dire io un grande grazie a tutti coloro che con me si dedicano
con passione e professionalità a questo evento. A partire da Francesco
Marchiori,
vice direttore gara, nonché caro amico. Io e lui siamo due
dei fondatori del
Triathlon Internazionale di Bardolino, ma in realtà dobbiamo a un altro grande
personaggio dello sport gratitudine:
infatti, colui che tirò fuori dal cilindro l’idea di questa gara fu Camillo
Cametti,
ora presidente onorario FITri. Fu lui allo stesso tempo anche l’inventore
della distanza olimpica (1.5
di nuoto, la massima distanza che si percorre alle Olimpiadi in piscina; 40K di
bici, la distanza media di una gara cronometro al Giro e al Tour; 10K di corsa,
la distanza massima che si corre in una pista di atletica), che poi venne
adottata a livello internazionale grazie ai suoi colloqui con Juan Antonio Samaranch (ex
presidente CIO)“.
“Ogni
anno ho l’ambizione di continuare a crescere, il Triathlon Internazionale
di Bardolino deve confermare la sua fama correggendo gli errori, continuando a
rinnovarsi e prendendosi cura in primis degli atleti, quindi degli addetti ai
lavori e degli spettatori.”
“Il
triathlon è uno sport sempre più conosciuto e apprezzato, sta crescendo e qui a
Bardolino ne siamo testimoni: quest’anno abbiamo centrato un nuovo record di
partecipazione, con 1.437 pettorali assegnati. E’ stata dura, il lavoro da
fare è stato enorme anche per via di una riorganizzazione interna dello staff,
ma il dato finale è davvero lusinghiero: siamo cresciuti nonostante in
calendario ci fossero diverse altre gare e nonostante sia stato costretto, a
malincuore, a mettere dei cancelli al termine del nuoto e nel tempo finale, per
ovviare a gravi problemi di viabilità che si erano palesati in particolare
nell’ultima edizione. La sicurezza in gara è un punto
fondamentale da
cui non si deve mai prescindere e il nostro impegno è sempre massimo in questo
senso.”
“Il
segreto di questa gara? Il
luogo innanzitutto che in pochi possono “batterci”: siamo sul lungolago del
lago più grande d’Italia, con una stagione molto lunga dal punto di vista
turistico e servito benissimo dal punto di vista delle strade, anche per gli
stranieri. A tal proposito, grazie al circuito internazionale che è partito
quest’anno con le gare di Ingolstadt e Zell Am See (TRIATHLON RACE
OF THREE NATIONS), l’evento è cresciuto ulteriormente a livello di visibilità
oltre i confini: tanti amici tedeschi e austriaci che sono venuti per la prima
volta, mi hanno detto che avevano già sentito parlare di Bardolino, ma che sono
rimasti colpiti dalla qualità della gara. E torneranno l’anno prossimo ancora
più numerosi.”
“Anche
il tempo ci ha assistito sabato, il temporale c’è stato ma si è tenuto a debita
distanza dal campo gara, regalandoci una bellissima giornata. Abbiamo così
potuto accogliere al traguardo Gaia (Peron, ndr) e Thomas (André, ndr), con la
solita corona d’alloro al collo e con tanta gente ad applaudire e a urlare di
gioia. Una bellissima cornice di pubblico che anche quest’anno ha
arricchito e colorato l’evento.”
“Sono
felice della doppietta azzurra in campo femminile, ma anche della
tripletta straniera tra gli uomini: mi auguro che presto un
italiano possa di nuovo imporsi a Bardolino(ultima vittoria di Maurizio De
Benedetti nel 1996, ndr), ma la presenza di stranieri di alto livello è sempre
stata una peculiarità di questo evento e questa “internazionalità”
è un fiore all’occhiello di
cui siamo fieri.”
“Lo
ammetto, sono rimasto piacevolmente colpito dalla targa che il Presidente
FITri Luigi Bianchi mi
ha consegnato durante le premiazioni, è stata una sorpresa che davvero non mi
aspettavo. Ma non sono io da premiare, da premiare sono tutti gli atleti e
tutti quelli che si danno da fare per questo triathlon.”
“Ovviamente
sto già pensando all’anno prossimo, ci sono tante cose da fare!
Una terrazza sul lago per allargare ancora di più la zona cambio? Ci ho
pensato, me l’hanno buttata lì come battuta diversi amici, dato che a me piace
sempre tirare fuori novità e… costruire ponti! E’ tutta una questione di
costi, in questo caso enormi, e di permessi, ma sicuramente qualcosa
mi inventerò perché
le richieste sono sempre tante e non mi piace negare la possibilità a un
triatleta di venire a partecipare al Triathlon di Bardolino.”
“Prima
di chiudere, ci tengo a sottolineare che senza
i 400 volontari questa gara semplicemente non esisterebbe, la loro dedizione e
disponibilità, per il bene dell’evento e per dare lustro a tutta la comunità di
Bardolino, sono encomiabili. Il Triathlon di Bardolino
ringrazia i suoi sponsor: Comune di Bardolino, Enervit, Tenuta Preella Lamberti, Zerowind,
Zuegg, Europlan, Valpolicella Benaco Banca, Donare Avis. Gli
Enti locali:
Comune di Bardolino, nella persona del Sindaco Ivan De Beni e dell’Assessore
allo Sport Fabio Sala, la Provincia di Verona nella persona di Ruggero Pozzani,
Assessore al Turismo e Sport e la Regione Veneto. Le
Forze dell’Ordine:
la Polizia Stradale, i Vigili Urbani di Bardolino, Pastrengo, Cavaion Veronese,
Affi, Rivoli Veronese, Caprino, Costermano e i Carabinieri di Bardolino. Le
Associazioni:
il G.S. Bardolino, team organizzatore con cui collaborano il Centro Nautico
Bardolino, l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, il G.S.
Valgatara, la Polisportiva Bardolino, il Gruppo di Costermano e Calmasin nel
cor. La Croce Rossa che si è occupata di tutto il piano
sanitario.
I sommozzatori del Club Subacqueo Scaligero Verona e la Polizia nautica che si
sono occupati della sicurezza in acqua e i Motoclub di Bardolino
e Motoclub Salò che hanno dato il loro prezioso supporto
nel percorso bike.”
“Ora
non mi resta che dare l’appuntamento per la 32^, che è già fissato: 13
giugno 2015.
E dal 1° settembre apriremo le iscrizioni!“.
Arrivederci dunque a Bardolinoland,
il parco giochi del triathlon italiano è sempre più grande, accogliente e
divertente.
Grazie Dante!
GALLERIA FOTOGRAFICA (Foto:
©Dario Nardone/FCZ.it)
Fonte: comunicato Triathlon Internazionale di Bardolino (a
cura dell’addetto stampa Dario Nardone/FCZ.it)