VINCITRICE La felicità di
Gaia Peron che conquista il 31°
Triathlon di Bardolino (Foto: ©Dario
Nardone/FCZ.it).
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Partiamo
dalla fine, ovvero dal sorriso di Gaia Peron,
portacolori delle Fiamme Oro, che taglia il traguardo trionfante del Triathlon
di Bardolino e poi con la corona d’alloro al collo si commuove e piange di
felicità abbracciando il suo amico e compagno di squadra Alberto Casadei.
Una bellissima immagine di questo fantastico Triathlon
Internazionale di Bardolino che ha saputo regalare grandi
emozioni e una giornata perfetta, anche dal punto di vista atmosferico,
con il tanto temuto temporale tenuto a distanza.
Le
prime a partire alle 12.30 sono
state proprio le ragazze: dall’acqua dopo i canonici 1.500 metri (muta
facoltativa, praticamente la totalità dei partecipanti a optato per
indossarla) esce un trio tricolore composto dalla scatenata Gaia Peron in
compagnia diVeronica
Signorini (Triathlon Cremona Stradivari) ed Elisa Battistoni (707
Triathlon).
E la gara è vissuta poi proprio sulla fuga
a tre nei 40K di bici di queste tenaci, grintose e
talentuose ragazze, che hanno fortemente creduto in quello che stavano
facendo, ovvero lottare per la vittoria finale.
All’uscita da T2 sono in fila una dietro l’altra, per affrontare i due
giri da 5K che le separano dall’arco del trionfo.
A metà gara, il trio è in realtà un duo, Signorini
si è staccata e davanti sembra che Battistoni possa
riuscire a scrollarsi di dosso da lì a pochi metri Peron.
E invece la portacolori della Fiamme Oro rimane
lì incollata, non molla, vuole la vittoria e vuole ribaltare i
favori del pronostico che direbbero a questo punto Battistoni.
E metro dopo metro è Gaia a staccare Elisa: si ripete quello
che i più non si aspettano,arriva lo splendido bis dopo
la vittoria ottenuta sette giorni prima nel Grand Prix Triathlon Italia di
Vieste al termine di quella incredibile volata con la favorita
Petrini.
La compagna di nazionale Alice Betto era stata l’ultima azzurra a
vincere a Bardolino, nel 2012 (unica vittoria delle ultime 5 edizioni), Gaia
Peron ha riportato il tricolore sul
gradino più alto della gara italiana più prestigiosa.
Battistoni è d’argento, mentre al terzo posto rientra con veemenza
l’ungherese del Forhans Team Zsofia Kovacs;
a seguire Margie Santimaria, Eszter Dudas (Ungheria), Signorini, Verena
Steinhauser, Melinda Vernon (Australia), Camille Donat (Francia) e Gabriella
Zelinka (Ungheria).
Al microfono dell’Oscar al Triathlon,
Gaia Peron ha poi raccontato questo suo momento: “Son distrutta, ma allo stesso
tempo molto contenta: ho lavorato davvero tanto nell’ultimo mese e mezzo ed ero
piuttosto stanca. Come sempre, ho messo tutta la mia grinta sin dalle prime
bracciate e poi con le mie due compagne di fuga abbiamo lavorato davvero bene
perché sapevamo quanto fosse importante arrivare con un buon vantaggio in T2.
Nella corsa, ho fatto fare il ritmo ad Elisa, fino a quando
ho aumentato io il ritmo e sono riuscita a staccarla. Ho lavorato
tantissimo a piedi con i miei tecnici e ora i risultati stanno arrivando. Il
mio obiettivo è quello di riuscire a rientrare nell’olimpo delle triatlete
italiane perché voglio lottare per riuscire poi a conquistare un posto per Rio
2016. L’anno scorso è stato un anno difficile per me, con tanti problemi legati
al triathlon che poi si riflettono inevitabilmente anche nella vita personale.
Sono riuscita a ritrovare la serenità e ora per me questa è l’arma in
più: sorrido e sono serena, mi diverto in gara e tutto questo mi
porta ad ottenere risultati importanti, non posso che esserne felice!“.
Nella gara maschile, il più veloce a uscire dall’acqua è il
giovane portacolori della DDSTommaso Crivellaro, con raccolti in pochi
secondi tutti gli altri protagonisti.
In bici nel primo gruppo, una caduta toglie dai giochi per la
vittoria finale Massimo De Ponti (nulla di grave
fortunatamente), uno degli azzurri più in forma e soprattutto capace a piedi di
“fare male”.
Alla seconda transizione arriva per primo Jacopo Butturini,
mentre i primi del gruppo a cominciare a correre sono Gianluca
Pozzatti e Casadei che alimentano il sogno di
un ritorno alla vittoria azzurra a Bardolino che manca
addirittura da 18 anni.
L’ultimo successo tricolore è infatti datato 1996,
grazie a Maurizio De Benedetti; l’anno prima aveva vinto Danilo Palmucci (terzo
successo personale), il campionissimo presente alla prima di Ostia ’84 e che da
lì in avanti ha scritto la storia del nostro sport, che ha gareggiato
anche alla trentunesima chiudendo 60°, secondo Master 3… Chapeau!
Da dietro rinvengono in maniera perentoria tre
frecce straniere che danno emozioni e lustro a questo
evento davvero internazionale.
La progressione del francese Thomas André,
portacolori del Peperoncino Team, è irresistibile e così il giovane talento
transalpino si mette al collo l’alloro del campione.
In seconda piazza arriva, dopo 13″, l’irlandese Conor Murphy,
mentre il podio è completato dal magiaro del Forhans Team Tamas Toth.
Ai piedi del podio arrivano due giovani portacolori della Minerva
Roma, Lorenzo
Ciuti eRiccardo
De Palma, con a seguire Casadei; completano la top ten
Mattia Ceccarelli, Pozzatti, l’eterno Vladimir
Polikarpenko (6 vittorie a Bardolino!) e
David Ruzsas.
E proprio Casadei, intervistato nell’ambito dell’Oscar al Triathlon,
ha svelato una grande novità per
quanto riguarda il suo prossimo futuro: dopo il triathlon sprint del Grand
Prix Rimini, il triathlon olimpico di Bardolino e i Campionati Italiani di
Triathlon Medio di settimana prossima a Barberino del Mugello, il
talento a 360° del triathlon italiano si misurerà per la
prima volta con la distanza “regina”: parteciperà infatti il prossimo 29 giugno
all’Ironman Klangenfurt!
Premiazioni
come al solito ricchissime, con la variopinta e
coloratissima torta del triathlon, con i 20.000 euro di montepremi assegnati ai
big, con i riconoscimenti ai primi tre di ogni categoria e con i tanti
premi speciali.
Tra questi, ne segnaliamo in particolare due: il primo consegnato
a Fabrizio
Vignali, paratriatleta che lotta da anni per
lanciare un messaggio di speranza e di lotta senza quartiere alla sclerosi
multipla; il secondo consegnato invece direttamente dalle mani di Luigi
Bianchi, Presidente della Federazione Italiana Triathlon, a Dante Armanini,
patron della manifestazione, stremato ma felice per un’altra edizione con i
fiocchi portata a termine.
Un ampio servizio del 31° Triathlon Internazionale di Bardolino
sarà messo in onda lunedì 16 giugno alle
ore 22 su RAI Sport 2.
Fonte:
comunicato Triathlon
Internazionale di Bardolino (a cura dell’addetto stampa Dario
Nardone/FCZ.it)