VINCITORE Nicholas Kastelein. |
ZURIGO
È stato un weekend di passione e sudore quello appena trascorso nella bella e
accogliente città sulla Limmat. Due giorni di gare che hanno proposto alcuni momenti
molto intensi, emozioni forti sia per i colori rossocrociati che ticinesi. Una
grande festa dello sport e della triplice disciplina esaltata da due giornate
splendide dal punto di vista meteorologico e da quella accoglienza tutta
particolare e straordinaria che la città di Zurigo riserva regolarmente nell’ultimo
fine settimana del mese di luglio al triathlon e al “suo” Ironman.
Certo il pubblico che ha
affollato il Mythenquai forse si aspettava un nuovo acuto di Ronnie Schildknecht nella prova regina
sulla distanza Ironman (3,8 km a nuoto, 180 km in bici, 42,2 km a corsa), una
nuova vittoria che avrebbe permesso all’elvetico di porre per la decima volta
il proprio sigillo sulla gara. Ma purtroppo Schildknecht è stato costretto al
ritiro, all’inizio della frazione a corsa per problemi fisici, quando occupava
il terzo posto alle spalle del connazionale Jan Van Berkel e dell’australiano Nicholas Kastelein.
Di Kastelein in verità si
sapeva poco, non partiva nelle vesti di favorito, ma impressiona subito uscendo
secondo dall’acqua e soprattutto transitando in T2 in prima posizione con un
buon margine sui diretti avversari. L’incognita della corsa a piedi e della sua
tenuta alla distanza si scioglie con il passare dei chilometri e con il
progressivo rafforzamento della leadership che consente al 29enne di Mudgee,
una piccola cittadina australiana di ottomila abitanti, di trionfare con il
tempo di 8h13’28’’ (48’18’’/4h31’13’’/2h50’24’’).
Dietro la lotta per il
podio è stata molto bella con la rimonta di Ruedi Wild su Jan Van Berkel
nella frazione conclusiva che li porterà a chiudere nell’ordine. Wild è autore di
un’eccellente maratona nella quale segnerà il miglior tempo in 2h49’21’’ per un
crono conclusivo di 8h20’37’’. L’avvocato Van Berkel, da parte sua, sembra
destinato a non mai trionfare in questa prova che lo vede protagonista da
diversi anni, ma nella quale si è sempre dovuto accontentare di occupare i
gradini più bassi del podio.
Alle spalle di questi
atleti si è consumata un’altra “battaglia” con protagonista, questa volta, l’italo-argentino
Daniel Fontana che rincorreva un
quinto posto per strappare una nuova qualifica per i mondiali di Kona del
prossimo ottobre. Ebbene, il 41enne portacolori del DDS Milano, primo
triathleta italiano ad essersi aggiudicato una prova su distanza Ironman (2014
a Los Cabos) ha dato prova di uno straordinario carattere resistendo alla
rimonta dell’ucraino Daniil Sapunov
e chiudendo in 8h36’06’’.
Fontana è giunto sul
traguardo stremato. All’inizio non ha voglia di parlare, prevale la sofferenza,
veramente grande per lo sforzo sostenuto. Poi piano piano riemerge e torna a
sorridere rendendosi conto di quanto fatto: “Oggi è stata davvero dura”, ci
confida con un filo di voce. “Ho sofferto il gran caldo, soprattutto nella
corsa a piedi. Sono però davvero felice. Il mio obiettivo era la qualifica per
Kona, per vivere nuovamente questa straordinaria avventura. E al terzo Ironman stagionale
finalmente l’ho colta. Dimostrando che quando mi fisso un obiettivo riesco
sempre a raggiungerlo”.
Sul fronte delle donne
straordinaria quanto chiara e netta vittoria per Celine Schaerer che ha condotto la gara dall’inizio chiudendo in 9h23’02’’,
con oltre 15’ di vantaggio sulla seconda classificata, la danese Tine Holst (9h37’44’’) e 17’ sulla
terza, l’altra elvetica Martina Kunz
(9h40’08’’). “È stata una gara sicuramente molto dura a causa del caldo, ma ho
avuto buone sensazioni da subito”, ha detto al termine della prova. “Ho fatto
una buona frazione in bici, dove sto ritrovando le migliori sensazioni. Nella
corsa mi sono limitata a gestire il vantaggio senza spingere troppo”.
Diversi ticinesi hanno
portato a termine questa prova molto esigente: Roberto Pintus (11h08’36’’), Enrico
Widmer (11h25’06’’), Riccardo
Giacomini (11h29’55’’), Juro Grgic
(12h12’40’’), Riccardo Giulini
(12h41’31’’), Christian
Camanini (12h45’27’’), Alex
Luraschi (12h51’04’’) e Graziano Bossi (13h55’23”).
5150
con Daniela Ryf e Sven Riederer protagonisti
Nella giornata di
sabato si sono tenute le prove sulla Short distance e il 5150, ovvero nient’altro
che la distanza olimpica (1,5 km a nuoto, 40 km in bici e 10 km a corsa) con
soltanto la proibizione della scia nella bicicletta. La presenza di sue “star”
come Daniela Ryf e Sven Riederer non lasciavano alternative
per ciò che riguarda i primi posti. E infatti entrambi si sono imposti
nettamente, con la Ryf addirittura terza assoluta alle spalle di Riederer e Patrick Jaberg.
“Si è trattato di un
buon test”, ha detto la Ryf nel dopogara. “È sempre bello gareggiare anche
sulle corte distanze per fare soprattutto un po’ di velocità. Devo anche dire
che sono contenta del mio risultato che dimostra che la condizione sta
migliorando. Fisicamente mi sento meglio di un mese fa anche se non sono ancora
al top”. I prossimi appuntamenti della solettese prevedono dapprima i mondiali
IRONMAN 70.3 Chattanooga nel Tennessee e poi naturalmente le Hawaii dove la Ryf
cercherà di imporsi per la terza volta consecutiva.
In questo contesto si
sono registrate delle ottime prestazioni da parte degli atleti ticinesi. Nella
Short distance Adriano Engelhardt ha
chiuso al quarto posto assoluto dimostrando di avere un ottimo feeling con la
triplice disciplina. E questo malgrado il suo livello di preparazione non sia
ancora al meglio a causa di qualche malanno fisico e dei pochi chilometri
percorsi in bicicletta. “Sono uscito bene dal nuoto, ma poi sia nei cambi che
nella bici ho perso un po’ di terreno sui migliori. Anche nella corsa, pur
essendo stato il più veloce, non sono ancora al meglio delle mie possibilità.
Sarò presente a Nyon e a Locarno, ma il mio obiettivo è quello di preparare
bene la prossima stagione dove vorrei essere protagonista ad alti livelli”.
Nella distanza olimpica
altre belle soddisfazioni per i colori ticinesi con protagonisti diversi
giovani triathleti di grande talento. Alex
Trabucchi è quarto negli M18 dove si segnala anche l’ottavo rango di Gioele Cereghetti. Negli M25 Giacomo Trabattoni chiude a sua volta
al quarto rango con Gregorio Delcò ottimo
sesto. Un’altra brillante prestazione viene dalle ragazze con il secondo posto
di Alice Fritzsche nelle W18, a
dimostrazione di come il settore giovanile sia davvero ricco di talenti e
promesse!