sabato 15 ottobre 2011

Mary Torre e un obiettivo chiamato "Ironman"

AGGUERRITA Mary torre posa con la sua bici di alta gamma.
Il triathlon non ha età. Ne è la dimostrazione Mary Torre che il prossimo anno parteciperà all'Ironman di Zurigo con l'obiettivo di staccare la qualifica per le Hawaii. A 55 anni d'età. Quindi, mentre la maggior parte dei suoi coetanei (maschi) cominciano a pensare ad una tranquilla pensione, pantofole, pipa e caminetto... lei si prepara con grande determinazione per affrontare 3,8 km a nuoto, 180 km in bici e 42,2 km a corsa. Come chiamarla? Per noi è semplicemente "pura grinta al femminile"!
Dall'ippica al... triathlon
MANAGER  a tempo pieno.
Mary Torre è responsabile per il Ticino della clientela aziendale per Sympany Assicurazioni SA, dove è impiegata a tempo pieno. Curioso il suo approccio al triathlon come ci racconta lei stessa: "Sono sempre stata appassionata di cavalli fino ad acquistarne uno e cimentarmi in concorsi ippici a livello cantonale e nazionale, per poi abbandonare le competizioni dopo circa 15 anni e cavalcare per diletto fino al 7 dicembre 1999, data di un incidente stradale relativamente grave che mi ha tenuta lontano dall'equitazione per quasi un anno. Per la riabilitazione ho fatto spinning, nuoto e corsette accompagnata dal mio cane. La bici da corsa mi ha sempre "attratto" e nel 2001 l'acquisto... nello stesso anno per caso ero a Locarno durante il triathlon che fino a quel momento ne avevo solo sentito vagamente parlare... Nel 2002, la mia prima gara di triathlon sulla corta distanza...È nata una nuova passione.
I primi due anni l'appuntamento era il "Mini-Tri" di Locarno, naturalmente senza grandi prestese... mi dicevo: "Alla mia età ormai...", in ogni modo il mio primo obbiettivo fu d'imparare a nuotare a stile libero e nel 2005 corsi il primo MD a staffetta ed io nuotai i 2500 crawl nel lago... finendo poi la gara al terzo posto! Che conquista! Da lì è stato un crescendo, da diverse gare "short" in Svizzera interna, per poi passare alla distanza olimpica.
Nel 2008 ho accompagnato Bruno Invernizzi e Barbara Guglielmetti alle Hawaii... Affascinata dalla magica atmosfera dissi. "A 55 anni correrò un IM",... ed "il tarlo ha iniziato a lavorare nella mia testa".
Prepararsi per affrontare l'Ironman è una sfida non da poco. Dove trovi la motivazione per puntare a questo obiettivo così ambizioso?
"Nel settembre del 2009 ho affrontato il primo MD a Locarno, l'anno successivo un 70.3, di nuovo il MD di Locarno e un IM a staffetta dove ho fatto la tratta in bici (180 km). Quest'anno ho corso due 70.3 ed il MD di Locarno e ad ogni gara ho migliorato le mie prestazioni... . Da un paio d'anni ho allungato sempre di più le mie uscite in bici e gli alleamenti a nuoto e a corsa. Dentro di me è maturata a poco a poco la consapevolezza che fisicamente ce la posso fare... Diciamo che dopo la vacanza alle Hawaii ho cominciato a "lavorare" per "vivere il mio sogno" e la motivazione diventa sempre più forte. È come mettere assieme un puzzle, allenamenti, nutrizione, materiale, palestra e mente... il 15 luglio 2012 deve funzionare tutto... io credo e voglio crederci fino in fondo... questa è la mia personalissima motivazione: realizzare un  sogno!"
Come è strutturata una tua settimana-tipo di allenamento?
"Ho un piano di allenamento da seguire che, nelle settimane di carico maggiore, raggiunge circa le 16 ore di allenamento. Pianifico nell'agenda professionale gli appuntamenti con "me stessa" cercando di equilibrare al meglio il lavoro, sport e vita sociale. Avere un programma aiuta molto... anche se inizialmente ho avuto difficolta a far quadrare tutto... ma da quest'anno funziona bene. In ogni modo bisogna saper essere flessibili e dare le giuste priorità per affronatre gli allenamenti con serenità. Il lavoro è una componente importante e non trascurabile nella mia vita. Quindi a volte levatacce all'alba per correre, mezzogiorno in bici, piuttosto che in palestra e alla sera ancora nuoto o bici... Di regola è 2nuoto-2bici-2corsa-2palestra. Il grosso dell'allenamento è poi concentrato sul fine settimana e c'è sempre il posto per un giorno alla settimana di "niente sport".
Gli infortuni sono sempre dietro l'angolo e possono compromettere una stagione. Come cerchi di prevenirli?
"Ho abituato gradualmente il mio fisico a sopportare sempre maggiori sforzi. La fortuna di dover allenare tre discipline tra cui il nuoto, aiuta moltro a prevenire gli infortuni. Inoltre più ci si allena più si impara a "dar retta" al proprio corpo e a volte, ascoltare i piccoli segnali e saper fermarsi un giorno in più, sono buone soluzioni. Delusioni, gare non terminate e alcuni medici che consigliavano di lasciar perdere le competizioni anche considerando l'età... Hanno creato dubbi e incertezze, ma la mia testa voleva continuare ed io ho avuto la meglio... Infatti, da quest'anno grazie ad un integratore alimentare si è risolto questo problema. Ad ogni modo infortuni o imprevisti fanno parte dl gioco... Il difficile è saper gestirli e star fermi il tempo necessario...
IN GARA Nella frazione in bici.
Come vedi il triathlon al femminile in Ticino? Quali sono le possibilità di sviluppo?
"Il triathlon al femminile, e non solo, in Ticino, trovo che a poco a poco si sta espandendo. Un po' lentamente, certo, c'è ancora tanta "fantasia" attorno a questo sport. Ma ed esempio proprio in questi giorni, durante l'allenamento in palestra ho incontrato uno che, sentito il mio progetto, mi ha detto: "Caspita, voglio provare anch'io a fare un Ironman!". La verità è che il triathlon, una volta che si conosce è... contagioso. Si vuol provare, mettersi alla prova. Inoltre, da parte mia sono tre anni che, come addetta stampa del Tri Team Ticino, mi occupo di scrivere resoconti. Penso che ogni appassionato della triplice dovrebbe impegnarsi per fare conoscere maggiormente il nostro bellissimo sport. Certo, in Ticino avere una prova di triathlon anche a Lugano, magari ad inizio estate, sarebbe eccezionale. Vedremo, io sono speranzosa, magari un giorno qualcuno si muoverà. Per il resto ho già coinvolto diverse amiche che adesso praticano regolarmente... Insomma, provare per credere! Mai stata così bene... e poi il triathlon è adatto a tutti con la sua vasta scelta di distanze e categorie.. e allora dico, forza fatevi avanti!

VOLERE È POTERE... NE SONO FERMAMENTE CONVINTA!!!!

Ne siamo convinti anche noi e allora... forza Mary!
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