sabato 19 novembre 2011

L'esperienza di Mauro Bunkofer alla Maratona di New York


EX CALCIATORE di Lega nazionale A.
Maratona di New York, 6 novembre 2011. Tra i quasi 50 mila concorrenti che si apprestano a prendere il via dal ponte di Verrazzano anche il ticinese Mauro Bunkofer che per i suoi 50 anni si è voluto regalare questa esperienza unica. Succede a molti – ed è bene che sia così - di fissarsi obiettivi significativi per il proprio mezzo secolo di vita. Ma quella di Mauro Bunkofer non è una storia qualsiasi. Perché? Perché è quella di un ex sportivo d’élite – meglio: di un ex calciatore di lega nazionale A! - convertitosi con gli anni al piacere della corsa. “Diavoli di calciatori, viziati, superpagati…”. Fa strano pensare a un calciatore che si appassiona a uno sport di fatica come il podismo. Ma capita anche questo, e può essere anche una bella storia, come ci dimostra l’esperienza di Mauro Bunkofer.
Ci ricordi brevemente il tuo passato da calciatore?
“Inizio a giocare a calcio nelle giovanili del FC Lugano nel 1970-71. Dopo aver militato negli allievi fino agli interregionali sono approdato in prima squadra nella stagione 1978-79 e vi ho giocato fino alla stagione terminata nel 1982. Ho vissuto una promozione dalla serie B alla serie A con i vari Brenna, Hitzfeld, Gröbli, Casanova, Perucchi ecc., per poi successivamente essere relegati nella stagione successiva. Nel 1982 approdo al FC Winterthur, allora in serie A, dove milito per quattro stagioni fino al 1986 giocando due stagioni in A e due in B. Rientro da Zurigo nel 1990 per motivi professionali ed inizio a giocare con i veterani del FC Lugano. Raccolgo piccole soddisfazioni anche a questi livelli con le vittorie di coppa CH e di vari campionati. Alcune apparizioni con la selezione CH veterani che mi hanno permesso di incontrare e conoscere giocatori quali Paolo Rossi, Antognoni, Giordano, Nela, Giannini, Tardelli ed altri ex campioni degli anni 80.”
 A un certo punto, però, è scoppiata la passione per la corsa…
 “Inizio con la corsa di mezzofondo ad inizio nuovo millennio spinto da un amico di nome Soccorso (Soccorso Cresta, amico comune, Ndr.): il nome è una garanzia. Mi ha convinto, e in poco tempo ho trovato quella passione sportiva che da alcuni anni mi aveva abbandonato ma che però mi mancava. È una questione di equilibri. Ho ritrovato la voglia di affrontare nuove sfide, di iniziare una nuova avventura e un nuovo capitolo sportivo. Non più un gioco di squadra bensì una gara contro te stesso. Mente e fisico, una miscela che deve funzionare se si vogliono ottenere soddisfazioni e raggiungere determinati obbiettivi. Allungo sempre più e arrivo alla prima maratona ai campionati italiani chiudendo in 3 ore e 5 minuti.”
Poi è venuta la massacrante Marathon des Sables…
“È vero. Non contento di correre unicamente percorsi classici mi diletto con la bici da corsa e mi interesso a corse a piedi diverse, con maggior fascino e più intense. Scopro la Marathon des Sables nel deserto del Marocco ai confini con l'Algeria. Mi intriga e via. Mi iscrivo senza pensarci due volte nel 2003. Esperienza unica, oserei dire da urlo. Mi preparo come se dovessi preparare una semplice e classica maratona in quanto il tempo a disposizione è quello che è. Tuttavia mi comporto discretamente giungendo 73. assoluto su 700 partecipanti. Al di là del risultato che è relativo, è stata una grandissima soddisfazione giungere al traguardo lucido ed in forma. È una gara che richiede una grande forza mentale ancor più che fisica in quanto si tratta di correre in autosufficienza alimentare su un percorso di dune di sabbia e pietraie lungo complessivamente 250 km. Concludo la gara in una trentina di ore.”
Raccontaci la tua esperienza alla NYC Marathon.
“Negli anni successivi altre maratone e mezze maratone fino ad arrivare ad un mese del compimento dei 50 anni a correre la maratona di NY il 06.11.2011. Partecipanti 47000! Tifo da fare invidia al Maracanà. Dall’inizio alla fine non c’è un attimo di silenzio. Le gambe vanno da sole e la testa non serve più di quel tanto. Entusiasmo mai visto fino ad ora durante una corsa. La maratona di NY non ha rivali. È unica e per chi ama la corsa o ha il desiderio di fare almeno una maratona nella vita deve fare NY. Resterà sempre un ricordo bellissimo ed unico. Che soddisfazione! Uomini, donne, giovani e meno giovani fino agli anziani. Complimenti a tutti! Il tempo leggermente sopra le mie aspettative, ma non importa. La rifarei anche se ci mettessi di più talmente è entusiasmante. Ho concluso in 3 ore e 51 secondi. Classificato 1211. e 89. di categoria. Ricordo a coloro che volessero iscriversi che purtroppo non è evidente partecipare. Se si vuole partecipare singolarmente è necessario avere ottenuto dei tempi corsi nell'anno precedente o medesimo ben definiti dal regolamento e secondo la categoria. Se non si hanno i tempi richiesti è necessario iscriversi tramite la Kuoni Viaggi che organizza un pacchetto gara incluso volo e albergo.
Sono sensazioni uniche ed indescrivibili che consiglio a qualsiasi persona motivata che ha voglia di esperienze che lasciano un bellissimo ricordo.”
Quella di Mauro Bunkofer è indubbiamente una figura di sportivo unica. Di chi riesce a mettersi sempre in gioco, non avendo paura di confrontarsi anche a imprese rischiose, a sforzi autentici. Lo incontriamo ogni tanto allo stadio di Cornaredo, sul mezzogiorno: una corsetta insieme - un po’ si parla, un po’ si scherza - e via di nuovo al lavoro, lui che è direttore di un’importante fiduciaria a Lugano. Protagonista nello sport come nella vita.

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