giovedì 29 settembre 2011

Gabriella Picco-Winteler e la sfida sulle lunghe distanze

DETERMINATA  Gabriella impegnata nella tratta a corsa al Mondiale 70.3 di Las Vegas.

A guardarla nessuno certo lo immaginerebbe... che dietro a quella figura minuta dal viso simpatico si cela in realtà una delle più agguerrite sportive del panorama cantonale (e non solo). Gabriella Picco-Winteler, 47 anni, mamma di tre figli, da qualche stagione si sta distinguendo per le sue brillanti partecipazioni a vari Campionati mondiali di triathlon sulle lunghe distanze. Per tre anni consecutivi si è qualificata per la finale della distanza 70.3 di Clearwater (Florida), è stata alle Hawaii lo scorso anno per l'Ironman, e quest'anno ha appena concluso il mondiale di Las Vegas, sempe 70.3, chiudendo 12ma di categoria. In mezzo resta il tempo per qualche corsa a piedi, come la 30 km della Stralugano di domenica, che naturalmente... ha vinto. Insomma, una sportiva di grande spessore che abbiamo voluto avvicinare per un'intervista.
Quando hai iniziato a fare triathlon?
A CASA  Attorniata dalla famiglia nella casa di Camorino.
"Ho iniziato con il triathlon nel 1999, per puro gioco, ad una manifestazione solo per donne a Zurigo. Nel frattempo quest'ultima è stata tolta, a suo tempo era proprio una bella cosa. Ho iniziato con uno SPRINT ed una bicicletta presa in prestito da mia cognata. Mi sono divertita e da lì non ho più smesso di praticare questo sport. Ogni anno ho aggiunto distanze nuove, olimpico, mezza Ironman fino a finire con l'Ironman nel 2009/2010."
Le distanze sulle quali ti cimenti sono piuttosto impegnative. Come trovi il tempo per allenarti e la motivazione per "non mollare"?
"Allora, premetto che ho un marito (dr. medico dentista con studio a Giubiasco, pure valido triathleta, ndr.) veramente molto tollerante e che mi sostiene nel migliore dei modi! All'inizio le distanze erano corte come pure gli allenamenti. Col passare degli anni, incrementando le distanze fino ad arrivare all'Ironman delle Hawaii, le ore di allenamento sono arrivate ad un culmine di circa 18 a settimana. I figli nel frattempo sono già più grandi (14, 17, 19), sportivi pure loro e le ore dove loro sono a scuola le dedico agli allenamenti. Sicuramente ci vuole tanta coordinazione e la "testa" per voler alzarsi presitissimo in estate e attaccare una corsa dopo un'uscita di bici lunga. La motivazione per non mollare, viene dal semplice piacere che provo nel movimento, nello stare fuori a contatto con la natura e nel sentirmi veramente esausta alla sera."
I dati ci indicano che sempre più donne si avvicinano al triathlon: come spieghi questo fatto?
"Perché è divertente, variato e, se fatto bene, anche molto sano! Anche per il corpo il fattore delle tre discipline (col nuoto come sport più dolce sulle articolazioni) fa si che non ci si rovina come se ci si allenasse tutte quelle ore in una sola disciplina.
Sicuramente il fatto di aver parlato dei miei risultati ha stimolato altre donne a cominciare praticare questo sport. Penso comunque che sia anche un "trend" internazionale, con materiali nuovi e circuiti sempre più interessanti.

PREMIATA Uno di numerosi podi di Gabriella.
I tuoi prossimi obiettivi (fine stagione e 2012)?
Mah, per quest'anno a dire la verità... non ci sono. Ho appena gareggiato ai campionati mondiali di 70.3 (mezzo Ironman) a Las Vegas, classificandomi 12esima di categoria e ho deciso di partecipare alla STRALUGANO appena lunedì scorso al mio rientro dagli Stati Uniti per vedere come andava. Mai e poi mai avrei immaginato di andare sul podio e men che meno di vincere la mia categoria! Non avevo mai partecipato ed erano anni che non facevo più una gara podistica. Quindi mi ha fatto venire voglia di "buttarmi" nell'avventura di una maratona per finire l'anno, ma non ho ancora deciso definitivamente se sì e semmai quale. Per il 2012 ho intenzione di gareggiare all'IRONMAN di Nizza a fine giugno, facendo forse prima delle gare sulla mezza distanza come allenamento. Non nego che la voglia di tornare alle Hawaii c'è, ma so anche che ci vuole una giornata perfetta a Nizza e tanta, tanta fortuna. Comunque, col passare degli anni, preferisco sempre più gareggiare in posti nuovi, conciliando lo sport, la gara con vacanze speciali, senza necessariamente pensare ad una qualifica per i Campionati Mondiali a Kona. Da domenica, poi, chissà che non provi a fare qualche gara podistica... Vediamo cosa porta il futuro."

Da parte nostra non resta che farti un grande... in bocca al lupo, Gabriella!

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